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Aldo Moro, la verità che non c’è. La figlia Maria Fida a Genova: “Il silenzio degli Italiani ha giocato a favore del Male”

La commissione parlamentare mette in luce giorno dopo giorno che le Br furono la mano, per certi versi inconsapevole e manovrata, di un Potere (Maria Fida lo chiama “Male”) che era parte dello Stato e che voleva Aldo Moro morto

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di Monica Di Carlo

<A quasi 40 anni dal caso Moro, nell’archivio del Senato ci sono ancora oltre 15mila documenti “segreti” che riguardano il rapimento e l’assassinio del presidente della Dc e che non possono essere letti>. Questa una delle denunce di Gero Grassi, vice presidente del Gruppo Pd alla Camera dei Deputati e membro della nuova Commissione d’inchiesta sul caso Moro, che ha partecipato ieri con la figlia dello statista, Maria Fida Moro, all’incontro “Il Caso Moro, 38 anni dopo”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Liguria e moderato dal giornalista genovese Andrea Ferro, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. L’appuntamento con la storia era ieri in una Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale gremita all’inverosimile, con persone sedute a terra ad ascoltare per tre ore e mezza i fatti raccontati da Maria Fida Moro, Gero Grassi e da i giornalisti Renzo Magosso, Stefania Limiti e Sandro Provvisionato autori di libri sul caso Moro e sulla storia dell’eversione. Ha introdotto l’incontro Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria. Nell’intenzione degli organizzatori è stata l’occasione per <ripercorrere quella stagione con le testimonianze e il contributo di chi, a distanza di decenni, continua a scandagliare tra le verità processuali incomplete, le rivelazioni tardive, gli elementi che via via emergono anche attraverso l’attività della Commissione Parlamentare di inchiesta. Una riflessione, tra storia e cronaca e tra Roma e Genova, città che fu culla dell’eversione e poi teatro della sconfitta politica e militare delle Brigate Rosse>.

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Magrosso, Limiti e Provvisionato hanno raccontato fatti, alcuni dei quali sconosciuti ai più, che costruiscono una rete di informazioni sufficiente a mettere in luce che le Br furono solo la mano, per certi versi inconsapevole, di un Potere (Maria Fida lo chiama “Male”) che era parte dello Stato, da <carabinieri cattivi, poliziotti cattivi, magistrati cattivi, giornalisti cattivi, politici cattivi> che si contrapponevano (vincendo) a <carabinieri buoni, poliziotti buoni, magistrati buoni, giornalisti buoni, politici buoni>. Per la figlia dello statista, nulla è cambiato da allora, perché quei poteri forti, quel Male, continua a insabbiare la verità scomoda.

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Grassi ha ripercorso “fatti e non opinioni” emersi dal lavoro meticoloso della commissione parlamentare riassumendo in maniera efficace due milioni di pagine, per un totale di otto processi, quattro commissioni d’inchiesta su terrorismo e stragi e una commissione sulla P2. Davanti a un pubblico numerosissimo ma piuttosto maturo (spiace poco che non si fossero giovani e giovanissimi, segno che ha ragione Maria Fida Moro quando dice che la nostra società ha voluto mettere quanto è accaduto sotto il tappeto, che pochi vogliono ricordare e ancora indagare sulla vicenda, che la generazione che c’era non ha saputo o – piuttosto – voluto raccontare a chi è arrivato dopo. Nel pubblico molti giornalisti (ma della generazione che visse il sequestro quando lavorava o di quella subito seguente) e rappresentanti delle forze dell’ordine dell’epoca, tra i quali ex agenti della Digos e uno degli uomini dei Nocs che hanno partecipato alla liberazione di James Lee Dozier, rapito dalle Br nel 1981 mentre era comandante della Nato nell’Europa meridionale.
Qui alcune delle immagini della conferenza.

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<È pericoloso parlare di Moro vivo – ha detto Maria Fida -. Mentre possiamo parlare del rapimento e della morte, delle stragi, di Kennedy, di Olaf Palme, di Sadat, non possiamo parlare di Aldo Moro vivo. Perché improvvisamente l’Italia – gli italiani – si ricorda che è stata a guardare la morte di un innocente, non dico in modo colpevole, Questo silenzio ha giocato a favore del Male.
<Moro è stato ucciso dal potere e se tornasse lo ucciderebbero di nuovo e ancora e ancora. Questo è il caso Moro> ha aggiunto. Qui potete ascoltare l’intero intervento della figlia dell’uomo politico.

Per chi ieri non ha potuto esserci e volesse informarsi comunque in merito al sequestro e all’uccisione di Moro, inseriamo qui alcuni interessanti link, tra i quali gli atti della commissione d’inchiesta parlamentare.

I libri di Gero Grassi scaricabili su Aldo Moro
http://www.gerograssi.it/cms2/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=44&Itemid=147

Gli atti delle Commissioni di inchiesta parlamentari sui temi
COMMISSIONI DI INCHIESTA (Aldo Moro), (Terrorismo e stragi), (Mitrokhin), (Loggia massonica P2)
GOVERNO ITALIANO
MAGISTRATURA
FORZE DI POLIZIA
SERVIZI SEGRETI
ALDO MORO
BRIGATE ROSSE

http://www.gerograssi.it/cms2/index.php?option=com_content&task=view&id=6197&Itemid=155

Qui gli interventi di Gero Grassi, Renzo Magosso, Stefania Limiti e Sandro Provvisionato nel corso di un precedente appuntamento al Circolo della Stampa di Milano.
http://www.iskrae.eu/?p=32414

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